Conto Termico vs. Detrazione 36%: La scelta ottimale per un futuro energetico sostenibile
- Produzione Webidoo webidoo
- 13 mag
- Tempo di lettura: 4 min

Il conto termico e la detrazione fiscale del 36%
Nell'ambito della crescente consapevolezza ambientale e della necessità di ridurre i consumi energetici, l'Italia offre diverse opportunità per incentivare interventi volti a migliorare l'efficienza degli edifici. Tra queste, spiccano il conto termico e la detrazione fiscale del 36% per le ristrutturazioni edilizie che includono misure di risparmio energetico. Sebbene entrambi gli strumenti mirino allo stesso obiettivo, presentano caratteristiche, modalità di accesso e benefici differenti. Come esperti del settore, comprendiamo l'importanza di una scelta informata per massimizzare i vantaggi economici e ambientali. Analizziamo quindi nel dettaglio le peculiarità di ciascuna opzione.
La detrazione fiscale del 36% per ristrutturazioni edilizie:
La detrazione del 36%, disciplinata dall'articolo 16-bis del TUIR (Testo Unico delle Imposte sui Redditi), rappresenta una misura consolidata nel panorama degli incentivi edilizi. Essa permette di recuperare una parte delle spese sostenute per interventi di ristrutturazione edilizia, inclusi quelli finalizzati al risparmio energetico, attraverso una riduzione dell'imposta sul reddito (IRPEF o IRES).
Caratteristiche principali:
Tipologia di interventi. La detrazione si applica a un'ampia gamma di interventi di ristrutturazione, manutenzione ordinaria e straordinaria, restauro e risanamento conservativo, e specificamente agli interventi finalizzati al risparmio energetico. Rientrano in questa categoria, ad esempio, la sostituzione di infissi, l'installazione di pannelli solari termici per la produzione di acqua calda sanitaria e l'adozione di sistemi di riscaldamento ad alta efficienza.
Modalità di fruizione: La detrazione del 36% viene ripartita in dieci quote annuali di pari importo, a partire dall'anno in cui sono state sostenute le spese e nei nove anni successivi.
Questo significa che il beneficio fiscale si concretizza gradualmente nel tempo.
Limiti di spesa: Attualmente, il limite massimo di spesa ammesso alla detrazione è di 48.000 euro per unità immobiliare.
Soggetti beneficiari: Possono beneficiare della detrazione i contribuenti IRPEF e IRES che sostengono le spese per gli interventi, a condizione che posseggano o detengano l'immobile in base a un titolo idoneo (proprietà, nuda proprietà, usufrutto, locazione, ecc.).
Il conto termico:
Il conto termico, introdotto dal D.M. 16 febbraio 2016, è un meccanismo di incentivazione più specificamente orientato all'aumento dell'efficienza energetica e alla produzione di energia termica da fonti rinnovabili per impianti di piccole dimensioni. Gestito dal GSE (Gestore dei Servizi Energetici), offre un contributo economico diretto ai soggetti che realizzano determinati interventi.

Caratteristiche principali:
Tipologia di interventi:
Il Conto Termico finanzia interventi specifici, tra cui:
Sostituzione di impianti di climatizzazione invernale esistenti con impianti a condensazione, pompe di calore, caldaie a biomassa, sistemi ibridi.
Installazione di pannelli solari termici per la produzione di acqua calda sanitaria e/o per integrazione al riscaldamento ambiente.
Sostituzione di scaldacqua elettrici con scaldacqua a pompa di calore.
Installazione di sistemi di building automation per la gestione ottimale degli impianti.
Isolamento termico di pareti e coperture (solo per la Pubblica Amministrazione).
Sostituzione di finestre e infissi (solo per la Pubblica Amministrazione).
Modalità di erogazione: Il contributo del Conto Termico viene erogato direttamente dal GSE tramite bonifico bancario in una o più rate, a seconda della tipologia e della dimensione dell'intervento. I tempi di erogazione sono generalmente più rapidi rispetto alla fruizione della detrazione fiscale.
Entità dell'incentivo: L'ammontare dell'incentivo dipende dalla tipologia di intervento, dalle caratteristiche tecniche degli impianti installati e dalla zona climatica in cui si trova l'edificio. Gli incentivi sono calcolati sulla base di specifiche tariffe e massimali definiti dal decreto.
Soggetti beneficiari: Il Conto Termico si rivolge sia ai privati (persone fisiche, condomini) che alle Pubbliche Amministrazioni.
Conto termico vs. detrazione 36%, un confronto dettagliato.
La scelta tra il conto termico e la detrazione del 36% dipende da diversi fattori, tra cui la tipologia di intervento, le esigenze specifiche del beneficiario e la tempistica di rientro dell'investimento.
Quando scegliere il conto termico:
Il conto termico si rivela particolarmente vantaggioso quando l'intervento principale è specificamente mirato all'efficientamento energetico e rientra tra quelli incentivati dal decreto. La rapidità dell'erogazione del contributo può rappresentare un vantaggio significativo per chi necessita di liquidità immediata. Ad esempio, la sostituzione di una vecchia caldaia con una a condensazione o l'installazione di pannelli solari termici sono interventi ideali per il conto termico.
Quando scegliere la detrazione del 36%:
La detrazione del 36% può essere più conveniente quando gli interventi di efficientamento energetico sono parte di una più ampia opera di ristrutturazione edilizia. La sua applicabilità a una vasta gamma di interventi offre maggiore flessibilità. Sebbene il beneficio fiscale sia diluito nel tempo, può comunque rappresentare un significativo risparmio complessivo.
Ad esempio, la sostituzione degli infissi contestualmente al rifacimento del bagno e alla riorganizzazione degli spazi interni può rientrare nella detrazione del 36%.
Un esempio pratico:
Consideriamo la sostituzione di una vecchia caldaia con una a condensazione.
Conto termico: si otterrebbe un contributo diretto calcolato in base alla potenza della nuova caldaia e alla zona climatica. L'erogazione sarebbe relativamente rapida.
Detrazione 36%: La spesa per la caldaia rientrerebbe nel limite massimo di 48.000 euro per l'intera ristrutturazione e il 36% di tale costo verrebbe detratto dall'IRPEF/IRES in dieci anni.
La scelta dipenderà dalla disponibilità immediata di risorse, dalla presenza di altri interventi di ristrutturazione e dalla preferenza per un beneficio immediato o dilazionato nel tempo.
Conclusioni:
Sia il conto termico che la detrazione del 36% rappresentano validi strumenti per promuovere l'efficienza energetica degli edifici. La decisione su quale sia l'opzione più adatta alle proprie esigenze richiede una valutazione attenta delle caratteristiche specifiche dell'intervento, dei tempi di rientro desiderati e della propria situazione fiscale.
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